PROBLEMI GINECOLOGICI FEMMINILI: CANDIDA, CISTITE, VULVODINIA
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a cura della Redazione I problemi ginecologici femminili possono essere molti, e spesso creano nella donna difficoltà nel vivere serenamente la quotidianità. Vediamo i disturbi più comuni e come fare per risolverli. La candida Tra le affezioni classiche rientra sicuramente la candida, ovvero un fungo saprofita. Un termine quest’ultimo che ha origine dal greco e significa letteralmente “marcio”+”pianta”, sta quindi ad indicare un organismo che ha sede in punti particolari del corpo umano, in questo caso la vagina. La candida si annida nelle zone caldo-umide, ed una piccola concentrazione nel sistema ecovagibnale è normale, il problema nasce quando i microrganismi aumentano fino a dare sintomi come la vaginite, con prurito e infiammazione. L’utilizzo di antibiotici per risolvere non è in questo caso efficace, la soluzione migliore è sempre quella di risolversi alla specialista ginecologica, che prescriverà la terapia più appropriata, spesso a base di ovuli o creme antimicotiche. La cistite batterica cronica Altra situazione piuttosto comune tra i problemi ginecologici femminili è la cistite batterica cronica, cioè un’infezione ricorrente della vescica. E’ definita così, quando si presentano almeno tre o più episodi di cistite nell’arco di un anno. Esiste la cistite considerata una “reinfezione” (più frequente), quando è provocata da un batterio (fanno parte della flora fecale) diverso da quello che ha causato il primo episodio, oppure una “persistenza” quando, nonostante un’adeguata terapia, il batterio persiste in uno spazio di tempo inferiore a due settimane. Il batterio più frequente (80% dei casi) in questo tipo di infezione è l’Escherichia coli. I sintomi della cistite batterica cronica sono bruciore, dolore, minzioni frequenti e tanti altri, ed anche in questo caso andare dalla ginecologa è la soluzione più adatta: la terapia è complessa, e la specialista punterà sulla somministrazione di antibiotici, sulla prevenzione e sulla ricolonizzazione con lattobacilli, ovvero i “bacilli buoni” . Problemi ginecologici femminili: la vulvodinia Infine la vulvodinia, detta anche sindrome dolorosa vulvare, che è un dolore vulvare cronico senza cause obiettive identificabili. Spesso identificata come malattia psicosomatica, presenta sintomi quali bruciore cronico e dolore puntorio per più di tre mesi, ma la causa esatta è sconosciuta. La vulvodinia è una sindrome complessa multifattoriale e i medici ancora non hanno certezze per questo tipo di disturbo ginecologico femminile. Si ipotizza che alla base ci sia comunque un processo infiammatorio ripetuto, nonché fattori genetici che predispongono certe donne a questo tipo di patologia. La cosa fondamentale è sempre verificare con tempestività il problema intimo, che altrimenti tende a cronicizzarsi. La ginecologa di fiducia, con i tamponi adatti, controllerà la presenza o meno di infezioni vulvovaginali clinicamente significative, restituendo alla paziente tutta la serenità necesaria di fronte ad un’infezione delicata.
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